Memento audere semper
Memorie di guerra

Legionario Matricola 119335
(Benito Recrosio Zampa)

Je ne regrette rien

Nella Legione Straniera in Algeria 1957-1962


Euro 25.00
Pag. 224+64
Formato 21x15
166 foto (24 a col.), 1 mappa, 1 documento e 2 schizzi
Copertina plastificata opaca a doppia bandella
Brossura cucita filo refe


ISBN 88 - 89660-19-8
EAN 978 - 88 - 89660-19-5

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Il volume

La storia del Legionario Matricola 119335, al secolo Benito Recrosio Zampa, è quella di un legionario vero, normale, né più bravo, né più decorato, né più eroico di migliaia di altri suoi commilitoni, tutti però accomunati dal fatto di essere, come recita una strofa dell'inno della Legione Straniera, des types pas ordinaires.
È la storia, o forse meglio ancora, l'avventura di un diciottenne scappato di casa per inseguire un sogno e sfuggire un presente con poche prospettive e che ha affrontato, per cinque anni, duri addestramenti, marce sfiancanti alla ricerca del nemico, inteminabili imboscate e continui combattimenti.
È la storia di un soldato che ricorda luoghi, azioni, volti che si sono impressi allora indelebilmente nella memoria, e che a cinquant'anni di distanza non riesce a nascondere la riconoscenza per la Legione, sua Famiglia e maestra di vita, e per i suoi frères d'armes, uniti dal destino comune di indossare la divisa del più famoso corpo d'élite al mondo e di non sapere cosa riservi loro il domani.
È la storia di un ancien che per un unico e lungo istante viene sopraffatto dalla commozione, ad Aubagne il 30 aprile di ogni anno durante la festa del Corpo, quando la Banda Musicale della Legione, entrando nella piazza d’Armi fra tribune colme di veterani e di curiosi, suona la marcia del Reggimento in cui ha servito: la 13ème Demi Brigade de Légion Étrangère. È infine la storia di un uomo che, quando gli si chiede cosa ne pensi della sua esperienza in Algeria, risponde senza esitazione con le parole di una canzone di Edith Piaf che per i legionari è diventata quasi un manifesto di vita:
“Je ne regrette rien, Non rimpiango nulla”.
A complemento del testo, 64 pagine di foto, di cui 16 a colori, tratte dall'album privato dell'autore, che documentano azioni, mezzi, uniformi ed equipaggiamenti e vita quotidiana della Legione Straniera in Algeria.

L'autore

Benito Recrosio Zampa, torinese, classe 1939. Arruolatosi diciottenne nella Legione Straniera, ha combattuto in Algeria per cinque anni sino al termine del conflitto nei ranghi della 13éme Demi Brigade de Légion Étrangère, partecipando a decine di combattimenti, per cui è stato decorato con la Croix de la Valeur Militaire. Congedatosi nel 1962 e rientrato in Italia, ha prestato il servizio di leva a Pisa quale paracadutista della Brigata Folgore per 15 mesi.
Ha lavorato in seguito presso alcune importanti aziende torinesi e italiane fra le quali Fiat e La Stampa, occupandosi di sicurezza. Felicemente sposato con Franca dal 1965, ha un figlio e due nipotine.
È socio particolarmente attivo dell'A.N.I.E.L. (Amicale d'Italie des anciens de la Légion Étrangère, l'associazione dei veterani italiani della Legione Straniera), dell'Associazione Paracadutisti del Canavese e dell'Associazione Nazionale Carabinieri (di cui è socio familiare).